Se hai la fortuna di possedere un bel giardino, concorderai col fatto che una tra le cose più piacevoli a guardarsi, proprio all’interno di un giardino, è uno spazio dedicato agli uccelli acquatici… con la presenza di un piccolo stagno, fontane, alberi e vegetazione..! In particolare, se hai delle anatre, avrai notato come esse sono davvero poco aggraziate sulla terra, ma che diventano bellissime quando si muovono in acqua. Vediamo come prendersi al meglio cura di questo animale.
Devi sapere che l’anatra è un animale davvero bravissimo a nuotare, ma di tanto in tanto le piace anche passeggiare sulla terra ferma, e nutrirsi di erbetta. Per questo motivo è sempre necessario che, nelle vicinanze allo stagno, tu tenga un prato. L’anatra è un animale che non dorme in acqua, per cui avrai la necessità di preparare una capanna adatta a lei.
Il materiale in cui dovrai costruirla sarà il legno, e dovrà essere grande in funzione del numero di anatre che deve ospitare. L’anatra infatti vive malissimo se in ambienti troppo stretti. In linea di massima considera un metro quadrato per tre anatre. Il tetto della capanna dovrà risultare inclinato, in modo che quando piove l’acqua defluisca con la massima facilità. Ricorda bene che la facciata della casetta deve essere orientata sempre verso est, proprio perchè ad oriente spunta il sole, e questo per le anatre è molto importante.
La stessa facciata dovrai tagliarla a metà altezza, per far seguire alla parte in legno una parte in rete, per garantire all’interno del rifugio una buona aerazione. Il pavimento è molto importante, e deve risultare ben rinforzato e protetto dall’attacco dei ratti, nemici naturali dell’anatra. Per farlo, dovrai innanzitutto posare una rete a maglia finissima per impedire appunto l’ingresso a questi ultimi, e quindi costruirlo (sia in legno che in cemento, la scelta è alquanto personalizzabile). All’interno metti un pò di paglia, della segatura, o delle foglie secche, in modo da creare un letto per le anatre. Bada che questa “lettiera” dovrà essere sempre pulita, e quindi cambiata appena necessario.
L’anatra è un animale che ha un ottimo appetito. Non avrà problemi a reperire naturalmente il cibo (piccoli rettili, girini, insetti, piante acquatiche e via dicendo). Dovrai, in ogni caso, integrare la sua dieta con del granturco abbinato ad un composto formato dal 12% di farina di mais, 20% da farina di avena, farina d’erba medica sl 22%,di crusca al 12%, d’arachide al 12% e di carne al 22%. Non dimenticare di aggiungere a questo composto un pò di sale, di bagnarlo con un pò di acqua (finchè non risulterà nè troppo asciutto nè troppo bagnato), e di aggiungere (qualora tu ne abbia la possibilità) delle ortiche sminuzzate.
L’anatra inizia a fare le uova a partire più o meno dal terzo o quarto mese. Di volta in volta ne farà circa 20, e poi si metterà a covarle. Se fecondate, si schiuderanno dopo un periodo compreso tra i 28 ed i 30 giorni. Se intendi programmare la nascita dei pulcini, il periodo certamente più favorevole per la cova è quello compreso tra la fine di aprile e gli inizi di maggio. Falle un nido di paglia secca all’interno della sua “capanna”, e tieni l’anatra rinchiusa qui dentro fino alle 10 di mattina. In caso contrario farebbe le uova in giro per la campagna, e le stesse andrebbero perse.
Preleva le uova, e ponile per alcuni giorni in una stanza buia girandole 2 volte al giorno. Ridai all’anatra le uova corrispondenti al numero di pulcini che vorresti ottenere, considerando che la percentuale di riuscita si aggira tra il 60 ed il 75%. Dal momento che le uova d’anatra per giungere alla schiusa necessitano di parecchia umidità, a partire dal ventesimo giorno di cova spruzza su di loro un pò di acqua tiepida, approfittando di quei momenti in cui la madre andrà a nutrirsi.