Poiché le trasmissioni televisive avvengono su determinate bande di frequenza, è indispensabile scegliere un’antenna che sia compatibile con le bande che si vogliono ricevere; per informazioni e consigli circa il tipo di antenna pii) adatto, è quindi opportuno rivolgersi a un rivenditore di apparecchi TV.
Grande importanza, ai fini della qualità dei segnali TV che si ricevono, rivestono anche le dimensioni e il tipo di antenna; se si abita nelle vicinanze di una stazione emittente o molto vicino a un ripetitore, un’antenna a 6-8 elementi sarà sufficiente per una buona ricezione; se si vive quasi ai margini della zona di ricezione, magari con colline nei dintorni, può essere necessario il tipo a 18 elementi. A seconda della polarizzazione con la quale le emittenti che si vogliono ricevere trasmettono i propri segnali (se cioè si tratta di emissioni polarizzate orizzontalmente o verticalmente), l’antenna dovrà essere inoltre a elementi orizzontali o verticali.
Uno dei tipi piú diffusi di antenna è la yagi; l’antenna log-periodica serve per la ricezione di un segnale di media intensità, ma solo se, orientandola in direzione dell’emittente, tra questa e l’antenna non vi sono ostacoli; peraltro può ricevere moltissimi canali ed è quindi assai versatile.
Il posizionamento di un’antenna esterna è operazione particolarmente importante e delicata, in quanto deve essere collocata il pii) in alto possibile e in un punto in cui la ricezione dei segnali VHF non sia disturbata da ostacoli, anche situati a notevole distanza.
Come è facile intuire, l’installazione di un’antenna esterna deve essere fatta esclusivamente da un tecnico specializzato, al quale è opportuno rivolgersi anche per qualsiasi problema di ricezione.
Se si abita nelle vicinanze di un’emittente di notevole potenza, è possibile avere una buona ricezione anche con un’antenna interna; un traffico intenso, l’ondeggiare di alberi, addirittura una persona che si muove nella stanza possono tuttavia causare interferenze nella ricezione delle immagini, che si può tentare di migliorare collocando l’antenna il più in alto possibile.
Un altro disturbo che si può talvolta verificare usando l’antenna interna, soprattutto in zone collinari o in aree troppo edificate, è l’apparire di ombre e immagini indistinte sullo schermo. Tale fenomeno è dovuto al fatto che l’apparecchio sta ricevendo due segnali, uno diretto e l’altro riflesso dalle colline o dagli edifici, e si può riuscire a ridurlo o a eliminarlo con una buona antenna direzionale.
Collegamento dell’antenna il cavo che collega l’antenna al televisore dovrebbe essere un cavo coassiale da 75 ohm a bassa dispersione. Poiché nel percorso dall’antenna all’apparecchio il segnale subisce una certa perdita di intensità, occorre ridurre e mantenere entro livelli minimi tale dispersione, facendo in modo che il cavo di collegamento sia il piú corto possibile, evitando di piegarlo
o di avvolgere su se stessa la parte in eccesso, nonché di usare un cavo piú sottile. La dispersione dei segnali aumenta con l’aumentare del numero dei canali, in quanto la frequenza è piú alta.
Assicurarsi che il collegamento della spina all’estremità dell’antenna sia in buono stato; talvolta il cavo proveniente dall’antenna è collegato con una presa a muro cui è collegato anche il televisore mediante un altro pezzo di cavo e le apposite spine. Accertarsi che tutti questi collegamenti siano integri e, nel caso qualcuno risulti danneggiato, ripararlo immediatamente.
A tal fine, dopo aver staccato il cavo dalla spina, tagliarne longitudinalmente la guaina isolante con un coltello universale per un tratto di 3 cm; aprire la guaina lungo il taglio, ripiegarla su se stessa e tagliarla. Ripiegare anche la maglia metallica schermante, la cosiddetta “calza”, in modo da liberare 2 cm dell’isolante interno, e con una pinza spelafili asportarne 1,5 cm per denudare l’anima di rame del conduttore interno.
Infilare sul cavo la ghiera della spina; allentare le ganasce del morsetto serra-cavo, farlo scivolare sulla calza e sul cavo e, dopo essersi accertati che la calza (anche un suo solo filo) non sia a contatto dell’anima del conduttore interno, stringere con le pinze il morsetto, serrandone saldamente le ganasce sul cavo. 12nserire il conduttore interno nell’apposita staffa, collegarlo con lo spinotto di contatto e infilare la staffa nel corpo della spina, cui si avviterà la ghiera.
Le spine per antenne hanno la stessa struttura base, ma possono variare nei dettagli; il sistema di collegamento resta comunque quello descritto.